COME INFLUISCONO LE EMOZIONI SULLE TUE SCELTE FINANZIARIE?

Che tu ci faccia caso oppure no ogni giorno ti trovi a fare delle scelte.

Possono riguardareaspetti della tua vita quotidiana, come decidere cosa portare in tavola, o determinare il tuo futuro.

Tra le seconde ci sono senz’altro quelle che riguardano i tuoi investimenti.

Hai mai pensato a cosa ti spinge a decidere quando si tratta dei tuoi risparmi?

In questo articolo ti mostro le 3 trappole mentali ed emotive più diffuse che ti portano a fare scelte azzardate per il tuo portafoglio, di cui rischi davvero di pentirti!

Per svolgere con professionalità il mestiere di consulente finanziario ho bisogno di tenermi in costante aggiornamento.

Monitoro i mercati, ne seguo i cambiamenti e vado a caccia di news suriviste e blog del settore.

E proprio leggendo la versione online di un famoso giornale economico ho scoperto che, oltre ai Coronabond (o Eurobond) dei quali magari hai sentito parlare in qualche tg, esistono anche i Birra Bond!
Mentre i primi non hanno nulla a che vedere con la celebre birra (sulla carta sono obbligazioni con cui gli Stati finanziano le spese extra dovute all’emergenza sanitaria) i secondi invece sì.
Nascono, infatti, da un’idea del gruppo belga AB InBev, che detiene la proprietà di marchi come Leffe, Bud e la stessa Corona. Sono stati creati per dare sostegno ai bar, costretti a chiudere a causa della pandemia, e funzionano in modo semplice.

Collegandoti su un’apposita piattaforma puoi ordinare e pagare la tua consumazione, che sarà riscossa al momento della riapertura. All’importo che hai versato la società aggiungerà un 30% e la verserà al bar corrispondente in modo da garantirgli comunque un’entrata.
“Bella trovata per aiutare una delle attività che in questo momento sta soffrendo di più!”, ho pensato e così ho deciso di raccontartela.

 

 

Lo so, non ha nulla a che fare con te, salvo il fatto che tu abbia davvero un locale o ti voglia
ordinare qualcosa in anticipo.
In realtà questa notizia mi fa da trampolino di lancio per chiederti

“E tu? Stai reagendo e portando avanti i tuoi obiettivi finanziari nonostante la situazione?”

Mentre stai facendo Sì o No con la testa ti spiego meglio cosa intendo.

La pandemia ti ha colto alle spalle facendo crollare le tue certezze, le tue abitudini e le tue libertà personali. La tua vita quotidiana è cambiata e nessuno sa ancora per quanto tempo.
Di fronte a questo scenario hai la sensazione di perdere il controllo e ti senti come un leone in gabbia.
Temi per il tuo futuro, quello delle persone alle quali vuoi bene e per il tuo patrimonio.
Mi è capitato di leggere commenti di persone arrabbiate perché, con il tema della salute alla ribalta, a loro avviso pensare ai soldi è fuori luogo.

Nessuno mette in dubbio che stare bene sia prioritario, ci mancherebbe, ma se hai investito i tuoi risparmi è giusto che ti focalizzi anche su questo aspetto.

L’importante è COME lo fai.

Uno dei miti da sfatare è che l’investitore ideale sia quello che fa scelte dettate dalla Razionalità.
Magari tu stesso pensi che sia lei a guidarti.
Peccato che se fosse davvero così resteresti immobile senza prendere mai nessuna decisione, finanziaria o meno che sia.

La storia dell’Asino di Buridano spiega bene il concetto.
Visualizza questo animale grigio dalle lunghe orecchie e immaginalo seduto su un prato.

Alla sua destra e alla sua sinistra ci sono rispettivamente due balle di fieno, identiche sia per consistenza che per distanza. Lui volge lo sguardo ad entrambe e, razionalmente, non sa quale scegliere: sonouguali! Alla fine, per non saper decidere, muore di fame.

Ciò ci porta a due considerazioni:
1. nessuno di noi è razionale al 100% (altrimenti farebbe la fine dell’asino!)
2. c’è un’altra parte di te che ha un peso determinante sulle tue azioni

Ed è proprio su quest’ultima che mi concentro nelle prossime righe.
Ormai lo hai capito, si tratta della tua sfera emozionale!

Quasi sicuramente ti è capitato di acquistare un oggetto che poi non hai mai usato ed è rimasto
chiuso in un cassetto o appoggiato da qualche parte a prendere la polvere.

Perché lo hai fatto?
Il tuo stato emotivo ti ha dato l’input, tu lo hai seguito e, arrivato alla cassa, ti sei giustificato razionalmente con un
“Tanto mi serviva, approfitto adesso!” o una frase simile.

L’acquisto d’impulso è il classico esempio di come le emozioni influiscono sulle tue azioni, anche le più piccole.
La loro funzione è evolutiva: ti danno la spinta per prendere una direzione, per decidere e non stare lì fermo a pensare.
Tuttavia esiste il rovescio della medaglia.
Finché si tratta di un vestito, un prodotto o un servizio diciamo che, per quanto possa costare, la situazione è abbastanza contenibile.
Il dramma vero arriva quando le emozioni prendono il sopravvento in altri ambiti portandoti a fare errori di valutazione e passi falsi ben più gravi.

Quante volte, magari in preda alla rabbia, hai rivolto a qualcuno parole di cui ti sei pentito?

Immagino quanto poi sia stato faticoso recuperare la relazione con quella persona, sempre che tu ce l’abbia fatta.
Dal mondo delle relazioni a quello finanziario il passo è breve.
Le Emozioni influenzano anche le scelte relative al tuo percorso di investimento. Lo fanno sempre e in questo momento in modo particolare rischiando di farti prendere delle cantonate.
Dato che se le conosci le eviti (o almeno ci provi, magari con il mio aiuto!) vediamo assieme le tre più comuni.

 

 

 

La Paura della Perdita

Qualche tempo fa è stato fatto un esperimento dividendo alcune persone in due gruppi.
Al primo è stato chiesto di scegliere tra
– la certezza di portarsi a casa €250,00
– rischiare di perdere €500,00
– riuscire a non perdere nulla

Al secondo è stato chiesto di provare a non perdere nulla oppure di rischiare di perdere €500,00.

Tu cosa avresti risposto?

Scommetto allo stesso modo dei diretti interessati e cioè la certezza di portarsi a casa €250,00 nel
primo caso e rischiare di perdere €500,00 nel secondo.

Accade perché la sofferenza legata alla perdita è più forte del piacere di guadagnare.
A parità di importo, infatti, una perdita pesa circa due volte/due volte e mezzo rispetto ad un
guadagno.

Può suonarti strano o esagerato eppure è così e te lo dimostro con “la matematica delle scimmie”.
Come sai questi primati sono golosi di banane quindi l’esperimento è stato fatto offrendo a due gruppi questo frutto.
Al primo ne è stato dato solo uno, al secondo ne sono stati consegnati due per poi togliere loro quello in più. Di fatto sono pari: uno a testa. Eppure le scimmie che si sono viste soffiare una banana si sono arrabbiate!

Come mai?
L’arcano si svela con la sensazione della perdita, che le ha portate a reagire in quel modo.
Tornando a te se stai valutando un guadagno ricerchi la sicurezza e sei prudente. Magari valuti titoli a basso rischio precludendoti la possibilità di accumulare ulteriormente.
Quando hai di fronte una perdita cambi volto e sei disposto a fare i salti mortali per recuperarla, rischiando più del necessario.
Ciò si sposa perfettamente con la seconda emozione, che con molta probabilità stai provando in questo periodo di difficoltà dei mercati a causa del Coronavirus.

Il Panic Selling (o Panico da Vendita)

Le oscillazioni sono una costante del mercato così come il tuo modo di comportarti nei due differenti scenari che si possono presentare.
Quando la borsa sale sei rapito dall’euforia e vuoi comprare a più non posso mentre quando scende non vedi l’ora di disfarti dei tuoi investimenti.

Provi emozioni come il panico, la paura di perdere tutto e nel tuo fisico cambiano gli equilibri:
vengono prodotti cortisolo (l’ormone dello stress) e adrenalina. I tuoi muscoli e i tuoi sensi si mettono sull’attenti a scapito di altre funzioni vitali.
In sostanza quando arrivi da me per chiedermi di vendere le tue percezioni sono alterate e le tue facoltà razionali pari a zero.

In queste condizioni puoi prendere la decisione migliore?
No e infatti…
L’atteggiamento giusto è l’esatto contrario!
Nella fase di salita dovresti vendere portandoti a casa lauti guadagni mentre durante la discesa, come adesso, è più profittevole acquistare a prezzi stracciati. Vendendo, infatti, ci rimetti parte del valore.

La Resistenza alla Perdita

Hai in portafoglio titoli che stanno guadagnando e titoli che sono in perdita.
Quali venderesti?
I primi!
Ho indovinato, vero?
Ora vediamo se hai fatto la scelta giusta.
Uno studio messo a punto in America alla fine degli anni ’90 su 10.000 conti ha dimostrato che le vendite con titoli in utile sono superiori del 50% rispetto a quelli in perdita.
Sei in buona compagnia, quindi. E aggiungo pessima!
Vendendo un titolo in guadagno perdi il 26% dell’importo in tasse.
Non credo ti faccia piacere, è una bella fetta!
Se il titolo è in perdita non le paghi e anzi hai un credito d’imposta che puoi usare per abbassare le tasse su quelli in guadagno.

E allora perché non lo fai?
Ancora una volta c’entra la perdita: ti “affezioni” a quei titoli, sviluppi la resistenza a liberartene e li vuoi tenere ad ogni costo.

“Pierpaolo, com’è possibile che io cada in questi tranelli?”
Innanzitutto ti tranquillizzo dicendoti che si tratta di meccanismi inconsci, che tutti abbiamo in quanto esseri umani.
Ad esempio nei momenti in cui il mercato è in fase di down il nostro cervello, che vuole sempre farci stare al sicuro, attiva le reazioni di difesa di cui ti ho parlato.
Reazioni che derivano da quando eravamo uomini primitivi e che ci siamo portati dietro nonostante l’evoluzione.

A quei tempi erano utili per cacciare o fuggire dagli animali feroci, nella società in cui viviamo rischiano di essere pericolose se non vengono tenute a freno.

Per farlo hai bisogno di
• conoscere te stesso, ad esempio diventando consapevole delle emozioni che provi e dei tuoi
obiettivi
• trovare un professionista che ti aiuti a gestire sia le prime che i secondi altrimenti ti muovi a vista spinto da pulsioni che non ti portano il risultato
Per il secondo punto non posso che essere felice di diventare la tua guida!

Lo faccio con delicatezza, empatia e mostrandoti dati a conferma di ciò che dico.
Ti riporto sul piano del Ragionamento quando mi accorgo che le Emozioni ti stanno facendo
deviare troppo dal percorso di investimento che avevi pianificato con me.
Potrei assecondarti e lasciarti fare ciò che vuoi?
Certo ma poi, una volta passata l’emergenza, rimpiangeresti di aver agito in quel modo e magari te la prenderesti con me perché non ti ho fermato.

Ricorda, il mio compito come consulente finanziario è proteggere il tuo patrimonio, qualsiasi cosa succeda!

Prenditi alcuni minuti per chiamarmi o scrivermi e ti illustrerò il mio metodo e cosa posso fare per te per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.

Pierpaolo Farabegoli

Consulente Finanziario & Patrimoniale

Al tuo Fianco, Sempre”

Tel.: 393 98 17 570

Mail: consulenza@pierpaolofarabegoli.it

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